Logo che fare per ripensare l’abitare tradizionale
Non è ovviamente la soluzione miracolo al disagio abitativo
Non è il rilancio dell’attività di Edilizia Residenziale Pubblica
Non è il fai da te dei nonni
Non è nuova cementificazione del territorio
E’ di fatto una Pratica non tradizionale che consente
di rispondere al bisogno di un alloggio a costi accessibili,
per l’essenziale grazie alla messa a disposizione
del lavoro manuale dei soggetti coinvolti.
In sostanza, è una Pratica edilizia che conferisce un ruolo primario al dinamismo individuale di chi non è in grado di accedere al mercato immobiliare. Auto costruirsi la casa significa di fatto aiutarsi nel rispondere al proprio bisogno abitativo.
Come dire che si può acquisire un tetto contando sul proprio impegno, oppure in altri termini che si può ottenere benessere prendendo in mano la propria esistenza.
Il tutto si traduce in un grande risparmio del costo della manodopera che incide ben oltre la metà del prezzo dell’edificato, ma che vuol dire anche cambiare la mentalità di chi considera la casa come un bene “dovuto” senza prezzo o sacrificio.
L’acquisizione del bene casa viene così ricondotta ad un concetto di Self-help, di riappropriazione dei processi del fare, con l’obbligo del rispetto di precise regole costruttive,con la guida diretta e costante di professionisti che garantiscono l’assistenza tecnica,il rispetto delle norme di sicurezza, l’utilizzo di tecniche e materiali eco compatibili.
Fondamentale in ogni caso il lavoro di squadra di tutti i soggetti coinvolti, per attivare le energie di ciascuno, far crescere il rispetto per il proprio lavoro, alimentare la propria autostima, superare l’approccio alla assistenza, spesso produttrice di inerzia.
A chi si rivolge?
A nuclei familiari, coppie di fatto e single
- che si trovino in comprovato disagio abitativo
- che non possono avere accesso al mercato immobiliare per insufficienza di reddito
- non abbiano alcuna titolarità di proprietà, usufrutto od uso su altri immobili
- si impegnino
- a costituire una cooperativa edilizia
- a prestare determinate ore di lavoro in cantiere.
Ad amministratori regionali e locali
interessati a riconoscere il valore dell’autocostruzione come nuovo strumento di edilizia sociale cui destinare una percentuale di aree edificabili,
ad incentivare la componente ambientale dell’autocostruzione che richiede requisiti di sostenibilità connessi al risparmio energetico ed all’uso razionale delle risorse.
A tecnici e professionisti
disponibili a contribuire allo sviluppo di una Pratica edilizia innovativa, attraverso conoscenze e competenze in grado di supportare tutto il processo edificatorio: dalla progettazione alla realizzazione, interagendo con tutti gli attori coinvolti, sentendosi al tempo stesso parte del loro progetto collettivo, ma esterni ad xxx
Chi governa l’autocostruzione?
Un Organismo del Terzo settore che dirige, accompagna e supporta in modo trasparente e neutrale l’intero percorso,dalla sua promozione sul territorio e lungo tutti i passaggi istituzionali, tecnici, amministrativi:
- individuando le Amministrazioni pubbliche disponibili,
- promuovendo l’autocostruzione presso l’opinione pubblica,
- coinvolgendo nuclei familiari italiani e stranieri e supportandone la selezione,
- facilitando la costituzione delle cooperative edilizie,
- prestando assistenza per tutti gli adempimenti amministrativi e finanziari,
- occupandosi della ricerca di professionisti competentia
- ccompagnando l’evoluzione dei lavori con uno spirito di collaborazione e partecipazione.
I cinque assi portanti dell’autocostruzione campana |
1. Coinvolgimento del territorio e delle sue Istituzioni per acquisirne condivisione nella fase di promozione dell’iniziativa, di sensibilizzazione dei futuri auto costruttori, di individuazione di terreni di edilizia popolare |
2. Ricorso al lavoro manuale dei futuri auto costruttori per ridurre di oltre la metà i costi di edificazione a beneficio di soggetti a reddito debole, in comprovato disagio abitativo: coppie o single,di età media tra 30 e 45 anni,uomini e donne,disponibili ad impegnare almeno 16 ore settimanali in cantiere il sabato e la domenica |
3. Finanziamento dell’iniziativa attraverso un prestito senza interessi per il 70% del capitale da parte del Fondo Immobiliare della Campania, per il restante 30% al mutuo di un Istituto di Credito, a tasso agevolato, a copertura del 100% dei costi. |
4. Ricorso ad una équipe di professionisti con capacità specifiche di progettazione e di gestione di cantiere, competenze per una comunicazione efficace del processo costruttivo ai fini di una trasmissione del sapere learning by doing |
5. Con uno specifico approccio metodologico |
Partendo dal dato che il percorso progettuale dell’autocostruzione
deve essere pensato diversamente dai canoni tradizionali:
la fattibilità di una determinata soluzione architettonica,
ciò impone di individuare e definire sin dall’inizio
tutti i singoli elementi costruttivi,
per procedere all’edificazione in modo facilitato,
come se si trattasse di fasi successive di montaggio.